Appena le mie palpebre si sono schiuse e la luce è entrata dai miei nuovi occhi, in quel preciso istante, ho scattato la mia prima foto: sfocata, sottoesposta, ma era la prima volta che vedevo il mondo. Man mano che scoprivo e imparavo da quello che mi circondava anche le foto diventavano più nitide; diventavano esattamente ciò che vedevo: aderivano perfettamente alla realtà. Ad ogni foto un ricordo. Ad ogni foto un sentimento. Ad ogni foto un respiro che diventa parola e accompagna quell’attimo rubato al tempo: parola che legge quello che ho dentro e scrive quello che c’è fuori. Le foto, come le parole, sono già dentro di me: aprendo i miei occhi e il mio cuore le rivelo al mondo.